Oh Romeo,
amarvi
non m'è concesso dacchè mio amor casto già ho promesso, ahimè al ricco
Conte c'avrà la mia vergine fonte.... tuttavia ammetto che in varie sere
sognai di con voi giacere...
orbene mia amata Giulietta,
sul ponte della contrada incrocierò col Conte mia spada affinch'essa vi liberi d'ogni promessa
di grazia Romeo,
placate
vostra didascalica gelosia, sfiderete invece il Conte in virile erotica
ordalia, cosicchè senza sangue sarà Iddio a destinar il mio idillio...
bene Romeo,
se
invero m'amate fra tre lune in mia dimora accorrerete per dar luogo
all'evento, ma venie da me non v'aspettate perchè è crudel natura che
interpreterete, e se sventura vi cogliesse giuratemi che sarete mio
servizievole calesse.....
Oh cara Giulietta,
io son romantico poeta ma lotterò finchè cuor non mi si quieta, dunque verrò e fedeltà vi giuro anche in mia sventura...
benvenuto Romeo
ti stavo attendendo,
deponi
orsù la tua spada e ogni decenza sfronda prima d'affrontar la
voluttuosa orda, e altresì mostrati come me ignudo affinchè rimirarti
possa scevro di scudo...
eccomi venerabile Giulietta
or son pronto all'arduo confronto.....
Oddio Romeo !
or vedo e deduco che ahimè sei Eunuco, glabro e mini dotato, dunque non meriti d'esser sposato, ma sì a me e al Conte asservito !
In fra le mie cosce si custodisce il fiore del tuo pueril bramare, impingua dunque tua lingua
Oddio Romeo !
or vedo e deduco che ahimè sei Eunuco, glabro e mini dotato, dunque non meriti d'esser sposato, ma sì a me e al Conte asservito !
In fra le mie cosce si custodisce il fiore del tuo pueril bramare, impingua dunque tua lingua
e gustane il sapore poichè l'insulso tuo pene non merita d'entrare.... e ora ammira Romeo del Conte Possanza e inebrianti di sua virilità giacchè è essa la vera sorgente della tua efeba voluttà...
Or dunque Romeo
Or dunque Romeo
sappi che sposeró il qui presente Possente Conte, ma se invero tu m'ami il tuo lignaggio l'eclissi e noi ti accogliam come Sissy in nostra nuzial dimora ove avrem cura di tua efeba natura...
Oh Giulietta,
null'è mio lignaggio se voi rimarrete solo un miraggio, dunque accetto la vostra proposta e privo d'ogni nobil retaggio saró vostro umile paggio, donzello o vassallo, e sì onorato di servir il Possente Conte e sua Signora...
null'è mio lignaggio se voi rimarrete solo un miraggio, dunque accetto la vostra proposta e privo d'ogni nobil retaggio saró vostro umile paggio, donzello o vassallo, e sì onorato di servir il Possente Conte e sua Signora...
molto bene Romea,
or ti voglio qui genuflessa dacchè come sacerdotessa avvieró la mistica ritualizzazione della tua elettiva sottomissione ;
or ti voglio qui genuflessa dacchè come sacerdotessa avvieró la mistica ritualizzazione della tua elettiva sottomissione ;
OR IO GIULIETTA
con sacra fiamma arrovento il mio stemma e sulla tua spalla t'imprimo il sigillo con cui ti consacro mia Sissy che di tua nobiltà decreta l'eclissi...
bene Romea,
bene Romea,
or per il rito del Conte sei quasi pronta, dunque orsù dal calice bevi il propedeutico fluido che monda il tuo grembo, e poi daró luce a tuo viso e tua bocca affinch'essa sia cupida brocca e fonte lucente per l'imminente ingresso del Conte.
brava Romea,
brava Romea,
ora il rito d'iniziazione che sancirà anche al Conte la tua devozione, dunque in ginocchio e suggi suo maestoso verrocchio, e poi a carpone per ospitar lo svettante pennone.
Oddio che gaudio
mio Conte Sovrano,
e qual privilegio goder vostro scettro in mio antro e provvida figa che per voi ondeggio come al vento una spiga...
e qual privilegio goder vostro scettro in mio antro e provvida figa che per voi ondeggio come al vento una spiga...
Oddio Conte che Maschione !
il bollente pulsare di vostra cappella mi fa sentir finalmente una vera Femminiella, e or ora le vostre profonde calate son cagione di mie diffuse vampate e plurimi orgasmi, e nel generale tripudio mia bocca ora freme per bere di voi mio monarca il regal seme...
Oh mio Conte Sovrano,
la bianca lava di vostro vulcano mi colma e m'èbbrezza ed ogni goccia n'apprezzo, e con mia avida lingua d'essa raccolgo ogni sprazzo ramingo, e in fin tutto lascio che cola in mia arsa gola che dal vostro bianco oro trarrà divin ristoro...
bravissima Romea,
la tua migrazione a nostra Casata sarà ufficialmente annunciata. Domani io e il Conte ci uniremo in sposalizio a seguito del: quale sarai al nostro servizio nella regal magione, il che t'impone la firma di regolar protocollo con cui di tue proprietà assumeremo benefici e controllo, inoltre dovrai firmare per accettazione ogni pagina della convenzione che disciplinerà la tua a noi sottomissione, sì devota ai nostri categorici precetti.
la bianca lava di vostro vulcano mi colma e m'èbbrezza ed ogni goccia n'apprezzo, e con mia avida lingua d'essa raccolgo ogni sprazzo ramingo, e in fin tutto lascio che cola in mia arsa gola che dal vostro bianco oro trarrà divin ristoro...
bravissima Romea,
la tua migrazione a nostra Casata sarà ufficialmente annunciata. Domani io e il Conte ci uniremo in sposalizio a seguito del: quale sarai al nostro servizio nella regal magione, il che t'impone la firma di regolar protocollo con cui di tue proprietà assumeremo benefici e controllo, inoltre dovrai firmare per accettazione ogni pagina della convenzione che disciplinerà la tua a noi sottomissione, sì devota ai nostri categorici precetti.
Alloggerai in confortevole stanza provvista d'ogni servizio per propiziare la tua avvenenza ; in casa indosserai varie uniformi da cameriera distinte da nostra livrea mentre per le occasioni sul dress code avrai specifiche istruzioni ; negli intervalli per coltivar tuo intelletto e fantasia disporrai di libreria e scrivania cosicchè potrai anche redigere tuoi romantici sonetti, e per trarne profitti ad editore invierem manoscritti così dell'amor cortese diverrai insigne poetessa borghese.
Ricorda Romea che ad ogni squillar di campanella dovrai correre snella per udir le ordinanze che derivan dall'egemonia della tua signoria...
Nella nostra accademia apprenderai l'arte amatoria declinata in ogni forma di lussuria in cui financo l'inflitto dolor dello scudiscio i sensi illibidisce conducendoli verso conquisi paradisi...
Ricorda Romea che ad ogni squillar di campanella dovrai correre snella per udir le ordinanze che derivan dall'egemonia della tua signoria...
Nella nostra accademia apprenderai l'arte amatoria declinata in ogni forma di lussuria in cui financo l'inflitto dolor dello scudiscio i sensi illibidisce conducendoli verso conquisi paradisi...
Infine
nel tuo giorno libero disporrai di carrozza o agile destriero e dovrai rientrare la sera entro del giorno ventiquattresima ora...